I fondi
Perché le risorse ci sono. Da legge di Bilancio, c’è poco più di un miliardo destinato alle scuole: 1058 miliardi per la precisione, sbloccati nell’arco del triennio 2017-2019, di cui 291 milioni per quest’anno. I soldi, che serviranno soprattutto per finanziare misure per la sicurezza antisismica, verranno distribuiti alle Regioni entro la fine dell’anno, secondo uno schema già definito. La quota più consistente andrà alla Campania (149 milioni) e all’Emilia Romagna (quasi 94,4 milioni), seguita dalla Calabria (87,5 circa), Sicilia (quasi 77 milioni) e dal Lazio (76,5), mentre fondi minori spetteranno al Molise (17 milioni), e alla Sardegna (18,5). Sulla sicurezza antisismica il ministero dell’Istruzione sta concentrando non solo risorse concrete, ma anche teoriche: lancerà a breve una collaborazione con Protezione civile e Ingv per un progetto di diffusione della cultura della sicurezza a scuola. E sarà scelto proprio tra gli 11 comuni colpiti dal sisma quello che ospiterà la prima scuola modello disegnata dai ragazzi delle scuole superiori coordinati dall’architetto Cucinella. Ai fondi della manovra vanno aggiunti altri 1,3 miliardi dei cosiddetti mutui Bei, ovvero la nuova tranche dei mutui concessi dalla Banca centrale europea, che si sommano ai precedenti 400 milioni rimasti dal piano precedente perché non utilizzati. Il mutuo Bei funziona così: la Banca anticipa tutti i fondi subito, attraverso la Cassa depositi e prestiti, a fronte della presentazione dei progetti e del certificato di avanzamento dei lavori; lo Stato paga 150 milioni all’anno per dieci anni.